Adesione
- Chi può aderire al FONDSARA?
Tutti i Dipendenti delle Società del Gruppo SARA Assicurazioni con un rapporto di lavoro a tempo determinato ed indeterminato ai quali si applichi il CCNL Assicurativo ANIA.
- È obbligatorio aderire?
No, l’adesione è libera e volontaria.
- Perché aderire ad un Fondo Pensione?
Soprattutto per i giovani, l'adesione al Fondo Pensione è di importanza fondamentale. Le prestazioni pensionistiche pubbliche future avranno un tasso di sostituzione (rapporto tra ultimo stipendio e pensione) molto inferiore ai fabbisogni di ognuno di noi; questa scelta permette al lavoratore di crearsi nel tempo un accantonamento, da poter sfruttare al momento della percezione della pensione pubblica, per colmare il gap reddituale che si è creato. Inoltre l’adesione al fondo pensione permette di sfruttare il contributo del datore di lavoro, e di beneficiare del risparmio fiscale riservato dal legislatore sui contributi versati.
- Come posso aderire al FONDSARA?
Il dipendente può formalizzare l’adesione compilando la modulistica presente nell’apposita sezione del sito. È importante che l’adesione avvenga successivamente alla presa visione dello Statuto e delle norme che regolano il funzionamento del FONDSARA. Compilata la domanda in ogni sua parte questa può essere consegnata o inviata alla Funzione Gestione Fondi c/o SARA Assicurazioni.
- Devo sostenere dei costi per aderire?
No, non è previsto alcun onere in capo all’aderente né in fase di adesione né durante il periodo associativo.
- Cosa significa vecchio o nuovo iscritto?
La differenza è solo anagrafica in quanto il vecchio iscritto è colui che vanta un’iscrizione a Previdenza Complementare antecedente alla data del 28.04.1993 ed abbia mantenuto la posizione attiva nel tempo senza riscattarla. Coloro che si sono iscritti successivamente a tale data sono nuovi iscritti. La differenza sostanziale sta nella possibilità per il vecchio iscritto di percepire l’intera prestazione in forma di capitale.
- Come posso sapere se l’adesione è andata a buon fine?
Successivamente all’adesione potrai riscontrare sul foglio stipendio i dati necessari all’iscrizione ed al versamento dei contributi. In seguito riceverai apposita comunicazione a tal riguardo da parte del Fondo.
Contribuzione
- Come avvengono i versamenti dei contributi?
I versamenti dei contributi avvengono per il tramite del datore di lavoro, il quale provvede con le tempistiche stabilite negli accordi integrativi aziendali a trasferire le somme dovute al Fondo Pensione.
- Come sono determinati i contributi?
I contributi a carico del datore di lavoro sono stabiliti negli accordi aziendali e possono variare in funzione del proprio inquadramento. La contribuzione individuale (salvo la quota minima, necessaria per avere diritto al contributo del datore di lavoro) è liberamente scelta dal dipendente in percentuale della propria retribuzione tabellare. Quest’ultima viene versata anticipatamente dal datore di lavoro in unica soluzione e recuperata con frazionamento mensile al dipendente.
- Quando spetta il versamento del contributo da parte dell’azienda?
Il contributo è riconosciuto per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato in concomitanza di un versamento minimo (0,75%) da parte del lavoratore.
- Il TFR come viene versato?
Il trattamento di fine rapporto viene versato dal datore di lavoro al Fondo Pensione a maturazione avvenuta con cadenza mensile. La quota di TFR da trasferire può variare a seconda se si è vecchio o nuovo iscritto.
- Dove posso trovare tutte le informazioni legale alla contribuzione?
Il Contratto Collettivo Nazionale ed il Contratto Integrativo Aziendale riportano al suo interno tutte le informazioni utili sulla contribuzione, la determinazione, la modalità di versamento. È pertanto opportuno prendere visione delle condizioni riservate a tale scopo dalla contrattazione di lavoro.
- Come posso riscontrare il corretto versamento dei contributi?
La contribuzione versata al Fondo è esposta sul cedolino stipendio in maniera analitica per voce di versamento, con evidenza sia del dato mensile che progressivo. È inoltre possibile riscontrare l’avvenuto trasferimento al fondo delle somme, consultando la propria posizione individuale, con accesso dall’area riservata del fondo o tramite l’estratto conto individuale annualmente predisposto dal fondo.
- Posso modificare la mia contribuzione?
Sì, il contributo volontario può essere modificato entro il 31/12 dell’anno, con effetto sul calcolo dal successivo anno. È necessario inoltrare una comunicazione alla Funzione Gestione Fondi utilizzando la richiesta presente nella sezione modulistica.
Fiscalità
- I contributi versati al fondo di quale vantaggio fiscale beneficiano?
I contributi versati presso il Fondo Pensione sono deducibili dal reddito individuale entro il limite massimo di €. 5.164,57 annui. Ai fini del computo di tale limite, bisogna considerare tutti i versamenti che alimentano la propria posizione (sia quelli versati dal lavoratore che dall’azienda) ad eccezione del TFR che non deve essere considerato. Devono essere altresì considerati eventuali contributi versati sotto forma di piani di welfare aziendale e contributi per la copertura di prestazioni accessorie (caso morte ed Ipm anche se non alimentano la posizione individuale previdenziale). Per i lavoratori di prima occupazione, qualora nei primi 5 anni di assunzione abbiano versato meno di 5.164,57 € all’anno, possono recuperare la differenza entro i 20 anni successivi; l’importo del recupero non può essere superiore a 2.582,29 € all’anno.
L’azienda riconosce già l’esclusione delle somme versate al Fondo operate per il suo tramite. Pertanto il lavoratore non dovrà fare nulla in tale senso, salvo che non abbia altre situazioni reddituali o di versamenti previdenziali integrativi non noti al datore di lavoro. I contributi gestiti dal datore di lavoro rientranti nell’ambito della deducibilità, verranno certificati l’anno successivo nella C.U. che verrà rilasciata al dipendente.
- Il rendimento generato dalla gestione dei contributi sconta una tassazione?
Di norma il rendimento generato dalla gestione “finanziaria” subisce una tassazione con applicazione di un’imposta sostitutiva pari al 20%. Nel caso del FONDSARA la tassazione risulta essere inferiore, in quanto lo strumento di gestione utilizzato da Sara Vita (Gestione Separata) ha al suo interno strumenti d’investimento (Titoli di debito pubblico italiani) che beneficiano di una tassazione inferiore. Pertanto l’aliquota di tassazione è inferiore in quanto mitigata da tale impostazione gestionale.
- Le prestazioni quale regime di tassazione fiscale scontano?
La prestazione è composta solitamente da due parti, i contributi che sono stati versati ed i rendimenti che si sono generati nel tempo. Questi due elementi sommati tra loro vengono denominati “montate”. In linea di principio la tassazione avviene in maniera diversa a seconda se si tratta di contributi o rendimenti.
A loro volta i contributi erogati sotto forma di prestazione, scontano una tassazione diversa a seconda del periodo al quale afferiscono ed al tipo di prestazione erogata. Puoi trovare uno schema riepilogativo all’interno della sezione prestazioni.
- Cosa significa l’acronimo M1, M2 ed M3?
La normativa che si è succeduta nel tempo ha sempre operato modifiche per il futuro, lasciando operanti i previgenti regimi. Sotto il profilo prestazionale, l’ammontare erogato denominato Montante “M” viene suddiviso in tre periodi che corrispondono alle tre principali riforme in materia. Pertanto “M1” si riferisce alla posizione accumulata sino alla data del 31.12.2000, “M2” a quella accumulata dal 01.01.2001 al 31.12.2006 ed “M3” a quella accumulata dal 01.01.2007 in poi.
Prestazioni
- In caso di premorienza dell’iscritto da chi viene percepita la prestazione?
Nel caso di decesso di un iscritto in fase di accumulo la posizione viene liquidata a favore degli eredi, in parti uguali se più di uno. Se l’iscritto ha designato dei beneficiari, questi subentrano agli eredi dall’aderente in proporzione al beneficio indicato o se non specificato in parti uguali.
- Cosa succede quando l’iscritto al Fondo perde i requisiti di partecipazione?
Tale situazione si configura solitamente al momento in cui avviene la cessazione del rapporto di lavoro con la società aderente al fondo. A seconda della causa che ha prodotto la cessazione è legata una scelta prestazionale per l’aderente. Il trasferimento è operabile i tutte le situazioni di cessazione, il riscatto in caso di risoluzione del rapporto di lavoro volontario (dimissioni o risoluzione consensuale) o involontario (mobilità, licenziamento), la prestazione previdenziale solitamente in caso di risoluzione per pensionamento.
- In caso di perdita dei requisiti di partecipazione devo necessariamente richiedere la prestazione?
No, è facoltà dell’iscritto determinare il momento in cui richiedere la prestazione. La posizione può rimanere quiescente presso il fondo e continuare ad essere gestita in maniera ordinaria salvo diversa previsione contrattuale.
- Al momento del pensionamento quale prestazione posso richiedere?
Al raggiungimento del requisito che da diritto alla percezione della pensione obbligatoria e sino ad un massimo di 5 anni antecedenti al raggiungimento di quest’ultimo, l’aderente può fruire della prestazione previdenziale, in forma di capitale, di rendita o mista. Di regola la prestazione in capitale non può eccedere il 50% della posizione maturata e la restante parte dovrà essere necessariamente convertita in rendita. Tale obbligo viene meno se la rendita derivante dalla conversione del 70% della posizione accumulata risulta di ammontare inferiore al 50% dell’assegno sociale INPS. Per il vecchio iscritto è sempre possibile l’erogazione del 100% del montante accumulato interamente in capitale.
- Se sono vecchio iscritto ed ho maturato il requisito pensionistico obbligatorio posso percepire la prestazione interamente in capitale?
Sì, i vecchi iscritti possono sempre scegliere di percepire la prestazione previdenziale interamente in capitale. In tal caso però vedranno applicata la regolamentazione ante riforma 2007 ovvero il montante M3 sarà soggetto a tassazione separata anziché a tassazione sostitutiva (regime fiscale più favorevole). Tale circostanza verrà meno nel caso in cui dalla conversione teorica in rendita del 70% di M3, scaturisca una rendita inferiore al 50% dell’assegno sociale INPS. In tale situazione anche M3 potrà beneficiare della tassazione agevolata introdotta dal 2007.
- Come viene calcolata la rendita?
La rendita è calcolata applicando al montante da convertire i coefficienti di conversione previsti dalla convenzione sottoscritta con la compagnia assicuratrice. Questi sono specificati all’interno di una “tabella demografica” e variano al variare del sesso e dell’età del richiedente. I coefficienti saranno più alti con un’età anagrafica più elevata e viceversa.
- Sono presenti più tipologie di rendita?
Sì, i vari tipi di rendita dipendendo dalla convenzione che il fondo ha sottoscritto con la compagnia di assicurazione. Nel nostro caso è presente la rendita vitalizia, reversibile, certa e successivamente vitalizia. Ovviamente i coefficienti utilizzati oltre ad essere influenzati dal sesso ed età, sono influenzati anche dal tipo di rendita scelta. Per esempio nel caso della rendita reversibile, sarà fattore importante per la determinazione del coefficiente anche il sesso e l’età del reversionario.
- Per quanto tempo viene erogata la rendita vitalizia?
La rendita vitalizia è erogata dal momento della scelta sino alla morte del beneficiario.
- Come funziona la rendita reversibile?
L’importo di rendita da erogare viene calcolato, utilizzando dei coefficienti di conversione che tengono conto anche della persona a favore della quale sarà corrisposta la rendita al momento del decesso del beneficiario principale. Al verificarsi dell’evento l’importo sarà corrisposto al reversionario per tutta la vita.
Investimento
- Cosa significa mono comparto?
Vuol dire che la gestione finanziaria del fondo è incentrata su un'unica linea d’investimento.
- La gestione Assicurativa del Fondo è rischiosa?
No, è una linea di gestione priva di rischio, in quanto incorpora per contratto una rivalutazione minima garantita del capitale (tasso tecnico), un consolidamento dei risultati ottenuti, ed un approccio all’investimento da parte del gestore con un grado di rischiosità molto basso.
- Cosa significa Gestione Separata?
La Gestione Separata è un Fondo costituito da un insieme di Attività Finanziarie gestito dalla Compagnia di Assicurazioni, in cui confluiscono i premi derivanti da contratti di Assicurazione sulla Vita Rivalutabili. Questi premi, al netto dei costi a carico del Contraente, vengono investiti dalla Compagnia attraverso una gestione professionale. Il patrimonio della Gestione Separata viene in larga parte investito in obbligazioni e Titoli di Stato. Una parte residuale è destinata al mercato azionario. I risultati della gestione (interessi, cedole, dividendi) andranno ad incrementare ogni anno il patrimonio del fondo e parte di questo rendimento verrà retrocesso agli Assicurati.
- Cosa significa Benchmark?
Il Benchmark è un parametro di riferimento costituito da un paniere di indici e fornisce un’indicazione delle prestazioni di un Fondo con caratteristiche simili a quelle della Gestione Separata. Per cui, se il Gestore replica il Benchmark significa che è stato capace di avvicinarsi o di ottenere gli stessi risultati del Fondo con caratteristiche simili.
Area individuale
- Come posso controllare la mia situazione presso il fondo?
Accedendo all’area individuale puoi controllare la tua situazione presso il fondo, verificare ed aggiornare all’occorrenza una serie di dati tra cui, residenza, designazione dei beneficiari, contatti, riscontrare il versamento dei contributi e la consistenza della tua posizione.
- Dove trovo le credenziali di accesso all’area individuale?
Per accedere all’area individuale devi prima registrarti seguendo le indicazioni che trovi nella pagina di accesso. Sono indispensabili il codice fiscale, da inserire maiuscolo, ed il numero d’iscrizione al fondo. Quest’ultimo ti viene comunicato tramite lettera dal fondo successivamente all’adesione. È reperibile anche nel secondo foglio del cedolino stipendio tra le “Informazioni Aggiuntive” con la dicitura CODICE DIP. FPC. È riportato inoltre anche sull’estratto conto che il fondo ti rilascia annualmente.
È necessario disporre anche di una mail personale valida.
- Ho dimenticato la password come posso fare per averne una nuova?
È presente una modalità di recupero password. Dovrai usare il codice fiscale maiuscolo ed il numero d’iscrizione al fondo. Successivamente ti verrà chiesto di fornire una risposta che hai inserito in fase di registrazione.